In Italiano:
Prima di tutto vorrei ringraziare Gabriele De Plano per avermi prestato, prelevandola dalla sua collezione, la bellissima ed unica pistola modello Browning Nichelata. Questo modello sostituì la FN 1922/Browning 125 nella gamma dell'azienda.
La pistola è un derivato della Beretta Modello 81 e 84, caratterizzata da un carrello chiuso con una finestra di espulsione, un diverso sistema di sicurezza ed un elegante cane.
Era disponibile nei calibri .32 ACP e .380 ACP, la versione .32 ACP era destinata solo ai mercati europei che a quel tempo vietavano il 9 corto.
La versione .380 è stata commercializzata come Browning BDA 380 dalla Browning Arms Company per i mercati nordamericani. Il modello Browning si distingue per le marcature, sul lato destro del carrello è impresso "Fabrique National Herstal" e il logo FN seguito da "Made in Italy" e PB (per Pietro Beretta), e sul lato sinistro del carrello recante la marcatura "Browning Arms Co. Morgan, Utah & Montreal, P.Q."
Progetto
La FN 140DA/Browning BDA 380 è un'arma da fuoco semiautomatica con funzionamento a che sfrutta il rinculo del bossolo rallentato dal peso dell’otturatore, il meccanismo di sparo è DA/SA (doppia azione/azione singola).
Il telaio è in alluminio aeronautico, ricavato con molteplici lavorazioni da uno stampato, la canna era identica alla mod 84, mentre il bellissimo otturatore era ricavato da un massello di acciaio.
Una buona parte dei componenti era completamente intercambiabile con il pari modello Beretta.
L'FN 140DA aveva impugnature in plastica con il logo FN, mentre il Browning BDA 380 aveva impugnature in legno con medaglione riportante il logo Browning.
L’ otturatore di pregevole disegno, ricorda quello della High Power, la piccola tacca di mira si integra perfettamente con il profilo del dorso. La leva comando sicura è ambidestra ed è raffinatamente realizzata in acciaio. Non era previsto il blocco del percussore, mentre ruotando la leva sicura si disconnette il percussore ed il grilletto.
Anche il cane merita una nota per la qualità con cui è disegnato e realizzato.
La pistola è alimentata da caricatori bifilari da 13 (.380 ACP), 12 (.32 ACP) e 10 colpi (.380 ACP) per gli stati americani soggetti a restrizioni. Il pulsante di rilascio del caricatore si trova dietro la guardia del grilletto ed è reversibile.
Come quella di Gabriele, pochissime pistole sono state realizzate con una splendida finitura nichelata, queste ultime avevano una finitura superficiale estremamente accurata.
Lo smontaggio lo si effettua premendo il pulsante chiavistello e ruotando il chiavistello stesso che a mezzo di un’apposita gola libererà la canna permettendo così di smontare il gruppo canna/otturatore.
La buona parte delle piccole parti è totalmente intercambiabile con le pistole Berertta serie 80, mentre nonostante le loro somiglianze meccaniche, carrelli ed i telai non sono intercambiabili.
Concludendo, ritengo definire questo modello come una preziosa realizzazione, a mio parere non esiste una pistola serie 80 meglio realizzata di questa.
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